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Dopo la maturità Classica ho frequentato un corso triennale presso la Scuola per Terapisti di Pescara e ho conseguito il Diploma di Terapista della Riabilitazione. Quindi ho lavorato in diversi Centri per persone con disabilità fisica e mentale sia a Pescara che a Roma.
L’esperienza professionale e umana mi ha motivata a riprendere gli studi, ho conseguito la Laurea in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Quindi ho frequentato la Scuola Superiore di Specializzazione in Psicologia Clinica presso l’Università Pontificia Salesiana, diretta dal Prof. Scilligo, che ammiravo molto dal punto di vista umano, intellettuale e professionale.
Sono specializzata anche in terapia EMDR. L’EMDR è un trattamento psicoterapeutico che facilita la cura di diversi problemi: disagio emotivo, pensieri intrusivi, flashback, incubi, difficoltà legate sia ad eventi traumatici, che ad esperienze più comuni, ma stressanti e disturbanti dal punto di vista emotivo.
Come si può conoscere se stessi? Non mai attraverso la contemplazione, bensì attraverso l’agire.
Un altro settore di grande interesse per me è stata la narrativa: la lettura ha sempre occupato una parte importante nella mia vita, leggere mi ha offerto grandi possibilità di conoscere me stessa, gli altri, il contesto e le situazioni in cui sono stata e sono immersa. Per questo propongo la Libroterapia, che utilizza opere narrative in ambito terapeutico per esplorare se stessi e migliorare il proprio benessere.
Nel mio lavoro mi avvalgo anche della Floriterapia di Bach, avendo conseguito il titolo di Floriterapeuta con la dott.ssa Margherita Mijlnieff.
Inoltre mi occupo di terapia di coppia, per la quale utilizzo il “Metodo Gottmann per la terapia di coppia”. Oggi tale terapia è un aiuto molto efficace, in quanto spesso rimanere insieme può essere una sfida che richiede impegno e il metodo Gottmann fornisce una visione di insieme di ciò che permette a una coppia di funzionare e di cosa invece la porta a separarsi.
Svolgo il mio lavoro in ambito privato, sia in presenza, sia in modalità on-line. Accolgo adolescenti, giovani adulti, adulti e coppie nel rispetto rigoroso del loro orientamento sessuale, gruppo di appartenenza sociale, politico, etnico, religioso.
Conduco gruppi di Libroterapia sia in privato, sia con insegnanti in ambito scolastico, attualmente in modalità on-line.
Comunicare e riuscire a trasmettere agli altri i propri significati e allo stesso tempo riuscire a riconoscere i significati che gli altri trasmettono con la comunicazione sono le due attività che possono creare solide premesse di speranza e di gioia nell’incontro tra le persone.
Sono una terapeuta formata alla scuola del compianto Pio Scilligo, professore originale, profondo, attento, molto competente, incredibilmente intuitivo e nello stesso tempo capace di analisi profonde.
Mi sento molto onorata per averlo conosciuto. Lui, direttore di ben due scuole di formazione in psicoterapia, un giorno m’incontrò in segreteria, stavo verificando le ore di frequenza. Piegò il suo vocione ad un incredibile dolcezza e mi chiese: “Va tutto bene? Hai bisogno di qualcosa? Manca qualche ora?”. Ero con una cara amica e collega, ci girammo stupite e incredule, abbiamo poi rievocato quell’episodio decine di volte. In quell’evento c’è il fulcro dell’insegnamento di Pio Scilligo. La psicoterapia è un incontro, è un Io che incontra un Tu.
E’ un Io, una persona, che in un certo momento della sua vita ha bisogno di aiuto e incontra un Tu, il terapeuta. Durante i primi incontri invito ad esplorare il problema per cui si chiede aiuto e utilizzo, oltre al colloquio clinico, alcuni questionari che permettono di delineare un profilo delle caratteristiche personali, sia negli aspetti più funzionali, sia in quelli che possono limitare il pieno utilizzo delle proprie risorse. I questionari poi vengono discussi con la persona interessata, che ha la possibilità di cogliere alcune dinamiche che sostengono il disturbo per cui chiede la terapia. Insieme a quanto emerge dai colloqui è possibile pervenire ad un “contratto”.
Con il termine “contratto” intendiamo la direzione del percorso terapeutico, la meta desiderata dalla persona, il cambiamento a cui tendere. Se invece le circostanze richiedono ulteriori approfondimenti un primo contratto può essere “esplorativo”: “come conduco le mie relazioni?”, “come mai continuo a mangiare pur sapendo che mi fa male?”, “come mai mi sento bloccato/a?”…
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