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Gruppo di Libroterapia condotto dalla Dott.ssa Sabrina Ciuffreda
Cosa conosco, cosa ignoro di me, come vedo il mio sviluppo futuro?
Nove racconti, un romanzo breve e una grafic novel per scoprirlo.
Un percorso di Libroterapia in 12 tappe per esplorare i temi principali del nostro vissuto.
Gli incontri di Libroterapia si svolgono in gruppo di cinque-sei persone, con cadenza quindicinale in questo percorso, infatti le letture proposte sono tutti racconti, un romanzo breve e una grafic novel, che impegnano un tempo di lettura molto limitato. All’interno del gruppo, i partecipanti si confrontano sul significato personale del testo, ascolto del vissuto delle persone che partecipano, narrazione dei propri vissuti.
Il percorso si articola in un incontro introduttivo, dieci centrali e un incontro finale.
il periodo di pandemia che in parte stiamo ancora vivendo, gli eventi bellici così vicini ci invitano a riflettere sui grandi temi dell’esistenza, spesso offuscati e dispersi tra abitudini e necessità del quotidiano. Il periodo storico che ci è dato vivere ha sovvertito ritmi di vita, affetti e legami familiari e richiede a ciascuno di noi di ripensare le basi stesse del nostro stare al mondo. Esplorare la nostra personalità può permettere di capire “chi siamo”, aiutare a dare senso e a colmare di significati eventi di cui altrimenti siamo solo vittime passive e impotenti.
In alcune culture diverse da quella occidentale è ancora problematico riconoscere il diritto della donna ad essere persona che può autodeterminarsi. Credo sia importante per una donna il contatto empatico con altre donne che vivono in situazioni che ostacolano un percorso di autonomia: il confronto, il legame, la sintonia e la solidarietà tra donne è una ricchezza da espandere e coltivare in quanto permette di riflettere su temi importanti e di rendere disponibili risorse inaspettate.
Come mi confronto con donne di culture diverse dalla mia? Essere solidale e empatica è un valore per me? Quando lo sono? Lo sono con me stessa o solo con gli altri?
Ho digitato “maternità” su Google e la prima didascalia apparsa non è il suo significato, ma qualcosa che ha a che fare con l’INPS. Ho sorriso, sembra che sia scontato sapere cosa sia e di cosa si stia parlando quando si pronuncia la parola “maternità”, solo scrivendo “maternità significato” ne appaiono i suoi significati! Allora chiediamolo a noi stesse:
Cosa significa “maternità” per me?
Basta a definire “famiglia” un insieme di individui che vivono insieme legati da vincoli di sangue? O sono piuttosto le emozioni, gli invisibili legami, l’attaccamento che rendono “famiglia” le persone che siano consanguinee o no?
Cosa è “famiglia” per me?
Uno schema è un modello, un insieme di regole che semplificano la realtà e la rendono intellegibile in modo immediato, permettendo di agire in modo sicuro. Gli schemi, siano essi mentali o riferiti ad un comportamento o a regole sociali, se pure utili, possono diventare soffocanti quando utilizzati in modo rigido, e soprattutto possono mortificare i particolari talenti individuali. Infatti solo immettere in uno schema quel quid di unico e di personale può permettere di trasformarlo e di dar vita a qualcosa di innovativo.
La donna porta in sé la possibilità di creare, di dare vita.
Ciascuna donna può farlo in modo peculiare, personale, unico. Qual è il mio?
La definizione di “lavoro” è davvero interessante, lavoro è “impiego di un’energia per raggiungere uno scopo determinato”, “occupazione specifica che prevede una retribuzione ed è fonte di sostentamento”. La donna solo da un passato recente, non in tutte le culture e spesso con grandi ostacoli, ha la possibilità di dare forma alla propria energia, di renderla visibile e fonte di sostentamento, per contribuire in modo creativo al benessere comune e a quello personale.
Cos’è il lavoro per me? L’ho potuto scegliere? Che posto ha nella mia vita?
Verifica del percorso di gruppo e degli obiettivi personali.
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